Intervento ministro Giannini scuole paritarie

Da “AVVENIRE” 20 maggio 2014 pagina 16 di i Paolo Ferrario
Ministro Giannini “Sulle paritarie troppi pregiudizi”

Il ministro Giannini ieri all’Istituto Leone XIII di Milano, per ribadire che la scuola è un “sistema integrato”. “e’ pubblico – ha sottolineato – ciò che va a beneficio della comunità, non ciò che è gestito dallo Stato”.

In Italia non si è ancora arrivati a una piena attuazione della legge sulla parità scolastica, che da poco ha compiuto 14 anni, perché “la struttura del pregiudizio è più forte della cultura del giudizio”. Parole pesanti e importanti, quelle pronunciate dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ieri pomeriggio ospite del Leone XIII, istituto paritario che i gesuiti gestiscono a Milano. Analizzando le “fragilità” che ancora frenano lo sviluppo del sistema scolastico nel nostro Paese, il ministro ha ribadito la sua idea di scuola. “Il sistema scolastico – ha sottolineato – deve essere integrato, valutabile, autonomo, responsabile e aperto”.
Per realizzare un vero sistema integrato, è stato a più riprese sottolineato durante gli interventi (tra cui quelli dell’incaricato dei gesuiti per i collegi, padre Vitangelo Denora e della presidente della Fidae Lombardia, suor Anna Monia Alfieri), è allora necessario superare il paradigma: pubblico uguale statale.
“Dobbiamo lavorare insieme – ha aggiunto il ministro Giannini, ricordando il recente incontro della scuola italiana con papa Francesco – a un sistema dell’educazione, che restituisca la funzione pubblica dell’istruzione al suo essere portatrice di un bene comune. Oggi – ha scandito – è pubblico ciò che va a beneficio della comunità, non ciò che è gestito dallo Stato”.
Per cominciare ad abbattere la “struttura del pregiudizio” e far emergere la “cultura del giudizio”, mettendo le famiglie “nella condizione di scegliere liberamente l’educazione per i propri figli” (diritto rispetto al quale l’Italia è stata a più riprese sollecitata a intervenire anche dall’Unione Europea), il ministro ha annunciato la convocazione della Conferenza Stato-Regioni per sbloccare 260 milioni di euro, che così potranno essere messi a disposizione delle scuole. Senza costringere i gestori ad attese estenuanti, come per altro avviene ogni anno.
Sollecitata da uno studente di seconda ginnasio, il ministro Giannini è tornata anche sui testi Invalsi e le polemiche “non silenti” che fanno da contorno. “Le prove Invalsi – ha confermato – sono uno degli strumenti di valutazione di cui ci siamo dotati, anche se dovranno essere migliorate e inserite in un sistema di valutazione più complessivo, in grado di esprimere un giudizio non soltanto quantitativo ma anche qualitativo sul livello di apprendimento degli studenti”.Da “AVVENIRE” 20 maggio 2014 pagina 16 di i Paolo Ferrario
Ministro Giannini “Sulle paritarie troppi pregiudizi”

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