Anni scolastici 2016/2017
2017/2018
2018/2019

Approvato in Collegio docenti il 26 ottobre 2015
e in Consiglio di istituto il 28 ottobre 2015

Il Piano dell’offerta formativa (POF) è il documento costitutivo dell’identità culturale e progettuale del Liceo ed illustra la progettazione organizzativa ed educativa, gli interventi e i percorsi formativi adottati per garantire il diritto all’apprendimento, la valorizzazione delle diversità e lo sviluppo delle potenzialità, nell’ambito della propria autonomia (Regolamento dell’autonomia, DPR275/8 Marzo 1999) .
La progettazione educativa si innesta nel tessuto storico-culturale del liceo e del suo territorio e si basa sulla legislazione scolastica attualmente in vigore.

L’Istituto offre tre indirizzi di studio:

• Liceo Linguistico
• Liceo delle Scienze Umane
• Liceo delle Scienze Umane indirizzo Economico sociale
A partire dalla Riforma dei Licei (anno sc. 2010/2011) sono stati attivati il Liceo Linguistico e il Liceo delle Scienze Umane; dall’anno sc. 2013-2014 è stato attivato dalla classe prima il Liceo delle Scienze Umane Opzione economico-sociale, in risposta alle richieste degli utenti. L’Istituto è comunque disponibile a riattivare anche il Liceo delle Scienze Umane in presenza di un congruo numero di iscritti.
Tutti gli indirizzi si propongono di garantire allo studente l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo delle competenze necessarie per inserirsi adeguatamente in un contesto sociale dinamico e complesso come quello odierno.
Inoltre, in quanto cattolico, l’Istituto “Santa Caterina” offre il suo servizio alle famiglie che desiderano educare i loro figli secondo la concezione cristiana della storia, del mondo, dell’uomo.
La scuola si trova oggi ad affrontare una sfida molto complessa, che riguarda la sua stessa identità e i suoi obiettivi. Essa, infatti, ha il compito di trasmettere il patrimonio culturale elaborato nel passato, aiutare a leggere il presente, far acquisire le competenze per costruire il futuro, concorrere, mediante lo studio e la formazione di una coscienza critica, alla formazione del cittadino e alla crescita del senso del bene comune.
Come ci ricorda il documento della CEI “Educare alla buona vita del Vangelo”, l’insegnamento della religione cattolica permette agli alunni di affrontare le questioni inerenti il senso della vita e il valore della persona.
Lo studio delle fonti e delle forme storiche del cattolicesimo è parte integrante della conoscenza del patrimonio storico, culturale e sociale del popolo italiano e delle radici cristiane della cultura europea. Infatti, «la dimensione religiosa… è intrinseca al fatto culturale, concorre alla formazione globale della persona e permette di trasformare la conoscenza in sapienza di vita».
Per questo motivo «la scuola e la società si arricchiscono di veri laboratori di cultura e di umanità, nei quali, decifrando l’apporto significativo del cristianesimo, si abilita la persona a scoprire il bene e a crescere nella responsabilità, a ricercare il confronto ed a raffinare il senso critico, ad attingere dai doni del passato per meglio comprendere il presente e proiettarsi consapevolmente verso il futuro».

Finalità generali

• Raggiungimento delle competenze di base che devono rappresentare il patrimonio minimo comune a tutti i cittadini sedicenni italiani.
• Contrastare la crescente disaffezione dei giovani nei confronti della scuola e dello studio.
• Fornire allo studente gli strumenti culturali e metodologici per comprendere la realtà.
• Formare uno spirito razionale e critico nell’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze utili sia al proseguimento degli studi superiori, sia all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.
• Sviluppare la capacità di comprendere il cambiamento in una dimensione storica, geografica ed economica e di collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
• Acquisizione competenze digitali di base
Finalità formative

L’Istituto “S. Caterina”, presente in Ovada dal 1826, esplica la sua missione educativa nei seguenti ordini servizi e ordini di scuola: scuola dell’Infanzia, secondaria di I grado, Liceo Linguistico, Liceo delle Scienze Umane, Liceo economico – sociale).
Il progetto educativo, ispirandosi all’ideale dell’umanesimo cristiano e all’opera educativa del Sacerdote Paolo Gerolamo Franzoni, si propone di contribuire alla formazione integrale della persona, che basandosi su una specifica concezione dell’Uomo e della Società, in sintonia con i principi di libertà, uguaglianza e solidarietà della nostra Costituzione, implica un’educazione finalizzata alla crescita dell’alunno in tutte le sue dimensioni, con particolare riferimento ai valori spirituali aperti alla trascendenza nell’ottica del messaggio evangelico di libertà e carità.
Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi e attraverso la formazione diviene capace di
di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale.
L’Istituto persegue la realizzazione di una comunità di apprendimento, che coinvolga in un’alleanza educativa i docenti, gli studenti e le famiglie.

L’Istituto, in quanto paritario, fa parte del sistema scolastico italiano, ed assume come orizzonte di riferimento il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006):

1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.

L’Istituto , nel rispetto dell’autonomia, elabora il profilo delle competenze in conformità alle Indicazioni nazionali per l’infanzia e il primo ciclo (2012) e ai Regolamenti e Indicazioni Nazionali per i Licei (2010).
Le competenze chiave sono considerate ugualmente importanti, poiché ciascuna di esse può contribuire a una vita positiva nella società della conoscenza. Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: pertanto uno degli obiettivi prioritari del processo insegnamento-apprendimento è quello di porre in risalto e far apprezzare i punti di contatto tra le varie discipline, piuttosto che le loro differenze.
Profilo dello studente del Liceo

Comunicazione nella madrelingua padroneggia gli strumenti espressivi ed argomentativi a seconda dei diversi contesti e scopi; sa leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, anche in rapporto al relativo contesto storico e culturale
Comunicazione nelle lingue straniere utilizza le lingue straniere per i principali scopi comunicativi ed operativi
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia comprende e padroneggia il linguaggio specifico della matematica individuando strategie appropriate per la soluzione di problemi e l’interpretazione dei dati
Competenza digitale utilizza le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare
Imparare a imparare ha acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consente di condurre ricerche e approfondimenti personali e compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.
Competenze storico-umanistiche
Consapevolezza ed educazione culturale conosce i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprende i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. -conosce gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e ha acquisito gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Competenze sociali e civiche sa agire in modo autonomo e responsabile,
sa collaborare e partecipare alle varie attività proposte dalla scuola e dal contesto extra-scolastico.

Area di indirizzo Liceo Linguistico
• ha acquisito in tre lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti al Livello B1/B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
• sa comunicare in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali;
• riconosce in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro;
• è in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari;
• conosce le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua;
• sa confrontarsi con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio; comprende e utilizza la lingua straniera anche in una DNL .

Area indirizzo Scienze Umane
• ha acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio antropologica;
• ha raggiunto la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;
• sa identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico educativo;
• sa confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali

1. Organizzazione e Attività didattica
Tutte le iniziative curricolari ed extra curricolari realizzate dall’Istituto vengono coordinate e progettate in relazione alle effettive esigenze degli alunni ponendoli come soggetti centrali dell’attività didattica e rendendoli veri protagonisti della programmazione.

1.1 La programmazione educativo-didattica annuale:
• viene progettata collegialmente all’interno dei Consigli di Classe in apertura dell’anno scolastico in relazione al profilo di ogni singola classe;
• traccia i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità dei programmi e agli obiettivi trasversali individuati dal Collegio dei Docenti;
• delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando ad essi gli specifici interventi operativi;
• indica gli strumenti, la metodologia, i tempi e i modi delle verifiche e i criteri di valutazione;
• definisce le fasi degli interventi di recupero, sostegno e “eccellenza” precisandone metodi, obiettivi, tempi e verifiche;
• è soggetta a sistematiche verifiche e valutazioni dei risultati al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono in itinere.

Sono previsti moduli multidisciplinari su argomenti ritenuti significativi nel contesto della programmazione annuale.

La formazione garantisce una preparazione ampia ed articolata rispondente alle esigenze di una realtà culturale e sociale in continua evoluzione e sempre più a dimensione europea all’interno della quale si richiede specificità, competenza e flessibilità.
A tal fine sono riconosciuti i seguenti obiettivi educativo-didattici comuni a tutte le discipline:

o educare alla consapevolezza di sé;
o educare all’autovalutazione e al senso critico;
o sviluppare il senso di responsabilità e il rispetto verso sé e verso gli altri;
o educare alla diversità come valore in sé e come risorsa utile ad arricchire la propria umanità;
o sviluppare la flessibilità intesa come capacità di usare le competenze acquisite in ambiti differenti;
o acquisire capacità, conoscenze e competenze necessarie a forme comunicative ricche e consapevoli;
o sviluppare capacità di collegamento pluridisciplinare;
o sviluppare capacità di discernimento e giudizi.

1.2 Calendario delle lezioni
Il calendario delle lezioni segue quello definito dalla Regione Piemonte; eventuali modifiche, su proposta del Collegio Docenti, devono essere approvate in Consiglio di Istituto prima dell’inizio dell’anno scolastico di riferimento.

1.3 Organizzazione didattica
La scuola secondaria di II grado prevede di norma la didattica articolata a classi separate per le discipline di indirizzo e unitaria per le discipline comuni; in rapporto al numero degli alunni e nel pieno rispetto delle Indicazioni nazionali, le classi sono unificate per le materie aventi lo stesso programma. A seguito di un numero elevato di studenti l’eventuale sdoppiamento di classi anche per materie comuni è proposto dal Collegio Docenti, approvato dalla Casa Generalizia e ratificato dal Consiglio di Istituto.

Tipologia di indirizzi presenti nell’Istituto S. Caterina

Tabella 1 – Materie di studio Liceo Linguistico (ore settimanali)

  Liceo Linguistico
Materie di studio I II III IV V
Lingua e lett. italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 2 2
Lingua straniera 1* 4 4 3+1* 3+1* 3+1*
Lingua straniera 2* 3 3 4 4 4
Lingua straniera 3* 3 3 4 4 4
Storia 3 3 2 2 2
Geografia
Filosofia 2 2 2
Matematica** 3 3 2 2 2
Fisica 2 2 2
Scienze naturali*** 2 2 2 2 2
Diritto
Storia dell’arte 2 2 2
Scienze mot. e sportive 2 2 2 2 2
Religione 1 1 1 1 1
Totale ore 27 27 31 31 31

* Compresa l’ora di conversazione inglese

** Con Informatica

*** Biologia, Chimica e Scienze della Terra

 

Tabella 2 – Materie di studio Liceo delle Scienze umane – Opzione (ore settimanali)

 

  Liceo delle Scienze umane 
Materie di studio I II III IV V
Lingua e lett. italiana 4 4 4 4 4
Scienze umane 4 4 5 5 5
Lingua e cultura latina 3 3 2 2 2
Diritto 2 2
Lingua straniera 1 (Inglese) 3 3 3 3 3
Storia 3 3 2 2 2
Geografia
Filosofia 3 3 3
Matematica** 3 3 2 2 2
Fisica   2 2 2
Scienze naturali*** 2 2 2 2 2
Storia dell’Arte 2 2 2
Scienze mot. e  sportive 2 2 2 2 2
Religione 1 1 1 1 1
Totale ore 27 27 30 30 30

** Con informatica

*** Biologia, Chimica e Scienze della Terra

 

Liceo delle Scienze umane Opzione economico sociale

 

  Liceo delle Scienze umane  Opzione economico sociale (LES)
Materie di studio I II III IV V
Lingua e lett. italiana 4 4 4 4 4
Scienze umane 3 3 3 3 3
Diritto 3 3 3 3 3
Lingua straniera 1 (Inglese) 3 3 3 3 3
Lingua straniera 2 (Francese) 3 3 3 3 3
Storia 3 3 2 2 2
Geografia
Filosofia 2 2 2
Matematica** 3 3 3 3 3
Fisica   2 2 2
Scienze naturali*** 2 2
Storia dell’Arte 2 2 2
Scienze mot. e  sportive 2 2 2 2 2
Religione 1 1 1 1 1
Totale ore 27 27 30 30 30

** Con informatica

*** Biologia, Chimica e Scienze della Terra

 

2.2 Piano Orario

Liceo Linguistico – Liceo delle Scienze Umane – Liceo delle Scienze Umane (Opzione economico-sociale)

Liceo linguistico – Liceo delle Scienze Umane classi I e II ore annue 891: 27 ore settimanali da 60 minuti
antimeridiano da lunedì a venerdì ore 7,50 – 12,50 con rientro il venerdì ore 13,45-15,40

Liceo linguistico – Liceo delle Scienze Umane classi III, IV e V ore annuali 990: 5 giorni alla settimana da 310 minuti dalle ore 7,50 alle ore 13 pari a 30 ore settimanali da 52 minuti; rientro il venerdì dalle 13,45 alle 16, 35 pari a 3 ore con riduzione dell’ultima ora di lezione per motivi di trasporto degli studenti. Per completare il monte ore richiesto si prevedono 3 rientri il sabato dalle ore 8 alle ore 13, pari a 5 ore di lezione, da effettuarsi secondo un calendario definito annualmente.

In riferimento al Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” e all’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, secondo il quale nell’esercizio della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, le istituzioni scolastiche ai fini del conseguimento del successo formativo, attivano gli strumenti di autonomia didattica previsti, l’Istituto Santa Caterina
Per le classe III-IV-V liceo linguistico modificare il piano orario e prevede un potenziamento di 33 ore annuali di Lingua e letteratura Inglese fino a raggiungere 99 ore annuali come per le altre discipline linguistiche, in considerazione del fatto che le 66 ore annuali di Lingua e letteratura Inglese non consentono agli studenti di raggiungere adeguati livelli di competenza nella materia. Poiché l’Istituto ha deliberato di organizzare l’attività didattica nel triennio in unità orarie da 50 minuti, la riduzione riguarda in modo trasversale tutte le materie (tranne le lingue straniere, matematica, storia, scienze e storia dell’arte) senza superare la quota del 20%.

Per le classi III- IV-V del liceo delle scienze umane prevede 5 ore annuali di Conversazione Inglese al fine di sostenere la preparazione alle certificazioni linguistiche.

La suddivisione dell’anno scolastico è in due quadrimestri.

All’interno dell’Istituto è possibile usufruire del servizio mensa.

 

Rapporti con le famiglie

Per favorire i rapporti con le famiglie degli alunni e rendere chiaro e trasparente il processo
di insegnamento –apprendimento la scuola utilizza i seguenti strumenti

• Registro elettronico
• Colloqui settimanali: ogni docente destina un’ora settimanale al colloquio con le famiglie secondo l’orario comunicato all’inizio dell’anno scolastico.
• Consigli di classe aperti: due consigli di classe all’anno sono aperti ai genitori e studenti (novembre e aprile). In caso di necessità possono essere convocati altri consigli su richiesta dei rappresentanti di una delle componenti.
• Giornata aperta di ricevimento parenti (udienze generali)
• Colloqui personali
• Il libretto personale dello studente verrà consegnato alle famiglie che ne facciano specifica richiesta.
2. Metodologia
L’Istituto “Santa Caterina” Madri Pie, nello spirito della libertà di insegnamento e del progetto educativo di istituto, utilizza molteplici metodologie didattiche, tra cui la metodologia EAS (Episodi di Apprendimento Situato).

   2.1. “Lezione frontale” e metodo della ricerca-azione

La metodologia della lezione frontale, basata sulla spiegazione del Docente, con schemi e sintesi alla lavagna, è finalizzata all’inquadramento delle conoscenze fondamentali necessarie.
Tale metodologia, non prioritaria, è opportunamente integrata da attività laboratoriali e da interventi didattici atti a stimolare l’interesse e la partecipazione attiva da parte degli alunni medesimi.

 

   2.2 Cooperative Learning
Questo costituisce una specifica metodologia di insegnamento attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. L’insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando “ambienti di apprendimento” in cui gli studenti, favoriti da un clima relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un processo di “problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi la cui realizzazione richiede il contributo personale di tutti. Gli studenti si dedicano con piacere all’attività comune, sono protagonisti di tutte le fasi del loro lavoro, dalla pianificazione alla valutazione, mentre l’insegnante è soprattutto un facilitatore e un organizzatore dell’attività di apprendimento.

2.3 Esperienze di laboratorio E LEZIONI CON AUSILIO DI STRUMENTI MULTIMEDIALI
Sono un supporto per le discipline linguistiche e per quelle scientifiche. Per quanto riguarda le prime, esse garantiscono l’interazione e il dialogo personalizzato, in cui è possibile misurare se stessi e confrontarsi direttamente con i mezzi tecnici a disposizione.
Per quanto riguarda le discipline scientifiche, le esperienze di laboratorio permettono di acquisire capacità di osservazione e di applicazione del metodo scientifico.
L’Istituto “Santa Caterina” Madri Pie dispone di un laboratorio linguistico-informatico
L’utilizzo di documentari, film, cd-rom costituisce una valida integrazione della didattica tradizionale. La metodologia multimediale, che si avvale dell’uso simultaneo di più linguaggi, permette una più agevole interdisciplinarietà anche grazie ai collegamenti Internet, alla posta elettronica, ai personal computer disponibili nelle aule di informatica. Anche gli studenti vengono invitati a preparare lavori multimediali, creando documenti o presentazioni su cui relazionare in classe.
L’istituto dispone di quattro aule dotate di lavagne interattive che vengono utilizzate a rotazione dai vari docenti: la LIM permette non solo la proiezione di materiale digitale, ma anche di usare i libri di testo che, aggiornati in base alla vigente normativa ministeriale, sono in forma mista (cartacea, digitale e/o scaricabile).

   2.4 Progetto Cl@sse digitale

Oltre alle classi che hanno usufruito del Progetto Cl@sse digitale 2.0, in tutte le classi verrà sollecitato l’utilizzo da parte degli studenti di strumenti digitali personali come tablet, personal computer, e LIM.
L’utilizzo delle nuove tecnologie, in modo graduale, diverrà modalità quotidiana di elaborazione e di ricerca di saperi. Anche l’adozione di libri scolastici digitali o in forma mista favorisce ed in molti casi rende indispensabile l’uso delle TIC.
L’utilizzo delle TIC favorisce lo studio cooperativo anche al di fuori delle ore scolastiche, per questo il dispositivo individuale sarà utilizzato dai docenti e da tutti gli studenti in modo sistematico e costante in orario scolastico ed extrascolastico per lo svolgimento dei compiti e per la preparazione delle lezioni individuali.
I dispositivi individuali sono stati affidati agli studenti in comodato d’uso per essere utilizzati a casa per i compiti e il tempo libero.

    2.5 CLIL
Per il Liceo linguistico la Riforma prevede un rafforzamento dello studio di una terza lingua straniera e l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera con metodologia CLIL.
La metodologia CLIL, ovvero l’apprendimento integrato di lingua e contenuto, è un’educazione a duplice focalizzazione, che assegna la priorità alla materia di studio, mentre la lingua straniera funziona principalmente come veicolo dell’apprendimento.
La duplice sfida – perseguire la formazione in misura prevalente in un lingua straniera facendo del
contenuto l’obiettivo guida – significa che gli studenti sono coinvolti più attivamente nel processo di
apprendimento.

Il Collegio docenti ha individuato come materia in cui applicare tale metodologia, Fisica nelle classi III, IV e V.

Nella classi IV e V Linguistico sono previsti alcuni moduli interdisciplinari da svolgersi con metodologia CLIL in lingua francese e in lingua tedesca (codocenza docente di materia e docente di lingua straniera).

3 Valutazione

  3.1. Validità dell’anno scolastico

A decorrere dalla riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (DPR 122/2009).
Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.
Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.

 

3.2. La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.
Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.
La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.
La valutazione periodica e finale del comportamento degli alunni è espressa in decimi ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge. Il voto numerico è riportato anche in lettere nel documento di valutazione.

Tabella di voti, descrittori, livello di raggiungimento degli obiettivi

 

 

VOTO DESCRITTORE Livello raggiunto in ordine agli OBIETTIVI
1 Compito completamente non svolto; rifiuto immotivato di sottoporsi ad una prova di valutazione Insussistente
2 Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio Insussistente
3 Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali. Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite. Gravi e numerosi errori e confusione nella comunicazione scritta e orale. Insussistente
4 Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione. Comprensione limitata o difficoltà evidente nella applicazione degli argomenti fondamentali. Numerosi errori nella comunicazione scritta e orale.  non raggiunto il livello di base
5 Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti fondamentali. Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nell’applicazione degli argomenti appresi. Errori nella comunicazione scritta e orale. Non completamente raggiunto il livello base
6 Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali anche se esposti con qualche inesattezza. Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati. Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali Raggiunto il livello di base ovvero gli standard minimi prefissati
7 Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione nel complesso chiara e corretta. Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione ed applicazione corretta degli argomenti richiesti. Pienamente raggiunto il livello di base
8 Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata. Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione e applicazione corretta ed autonoma degli argomenti richiesti. Livello intermedio
9 Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari. Livello elevato in molte discipline
10 Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità. Livello elevato

 

 

I docenti utilizzeranno anche prove oggettive con valutazione a punteggio; la griglia di misurazione sarà esplicitata agli studenti prima della consegna del compito e della formulazione del voto.
Particolare valenza formativa acquista l’autovalutazione.

Per la valutazione delle prove tipologia A, B e C da effettuare in preparazione dell’esame di Stato, viene concordata la seguente tabella:

 

punti
Conoscenze    Punti 6 Foglio in bianco Non valutabile
Il Candidato possiede conoscenze:
Non pertinenti al quesito 1
Scorrette 2
Limitate 3
Corrette nonostante qualche errore/corrette ma non approfondite 4
Corrette con qualche imprecisione 5
Corrette 6
Competenze       punti 6 Foglio in bianco o indicazione non pertinente al quesito 1
 Il Candidato :
Elenca le nozioni assimilate in modo incompleto e/o inorganico, usa un linguaggio non adeguato 2
Elenca le nozioni assimilate in modo incompleto utilizzando un linguaggio poco appropriato 3
Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo sufficientemente completo 4
Coglie i problemi  e organizza i contenuti dello studio in modo completo con linguaggio adeguato 5
Coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare  i contenuti in sintesi complete ed efficaci 6
 Capacità   punti 3 Foglio in bianco o indicazione non pertinente al quesito 1
Il candidato:
Espone i problemi in modo sufficientemente  chiaro 2
3
Annotazioni
 PUNTEGGIO FINALE

 

 

3.3. La verifica permette la misurazione di ogni singola prestazione, un costante controllo degli obiettivi raggiunti dall’alunno, eventuali difficoltà incontrate nel percorso d’apprendimento ed individua il grado di adeguatezza del metodo di studio.
Questa è realizzata mediante prove strutturate o semi strutturate, colloqui, risoluzione di problemi, questionari, relazioni ed esposizioni scritte ed orali, esercitazioni singole o di gruppo, prove di laboratorio, prove pluridisciplinari.
Le verifiche sono di tipo formativo e sommativo: le prime vengono somministrate al termine di ogni modulo e mirano a verificare il livello di apprendimento dell’alunno in itinere, le seconde sono proposte alla fine di un’unità didattica e hanno lo scopo di valutare i contenuti acquisiti e le abilità sviluppate da ciascun alunno.
Viene valorizzata l’autovalutazione, al fine di rendere gli alunni consapevoli dei progressi effettuati o di eventuali carenze.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.
Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento.
Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa.

3.4. L’Istituto assicura alle famiglie un’informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie.
La valutazione viene comunicata ai genitori attraverso il registro elettronico e mediante il libretto personale dell’alunno.
Alle famiglie degli alunni con un profitto insufficiente verrà data comunicazione riportante, oltre alle insufficienti anche le osservazioni circa il metodo di studio, il comportamento e le strategie da utilizzare per il successo scolastico.
La trasparenza è finalizzata a fornire allo studente, in maniera esplicita ed adeguata la possibilità di prendere coscienza dei propri processi cognitivi e del percorso compiuto, aiutandolo a diventare soggetto attivo nella formulazione di un progetto didattico ed educativo stimolandone la motivazione.

3.5. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell’alunno è riferita a ciascun anno scolastico. Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione.

Il giudizio è sospeso fino a un massimo di tre punti sotto il 6 sulla totalità delle materie:

 

materia 1:  voto 5

materia 2:  voto 5                   giudizio sospeso

materia 3:  voto 5                                          

 

materia 1: voto 5
materia 2: voto 4               giudizio sospeso

 

A conclusione dello scrutinio, l’esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall’alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione alla frequenza della classe successiva e l’attribuzione del credito scolastico.
E’ facoltà della scuola predisporre strumenti e mezzi atti a favorire il recupero delle carenze registrate in sede di scrutinio.

3.6. Ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo dell’istruzione (Esame di Stato)
Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’esame di Stato.

3.7. Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento degli alunni, di cui all’articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare.
Dette regole si ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica giugno 2008, n. 249, e successive modificazioni.
L’Istituto determina, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, anche in sede di elaborazione del piano dell’offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi, alla prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni, tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal patto educativo di corresponsabilità di cui all’articolo 5-bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio.
La valutazione del comportamento, coerente con il Regolamento di Istituto approvato dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto, viene effettuata utilizzando gli indicatori presenti nella seguente tabella di riferimento definita ed approvata in seno al Collegio Docenti.

INDICATORI 5 6 7 8 9 10
Rispetto del regolamento d’Istituto e delle regole di convivenza civile
Correttezza, responsabilità e collaborazione
Utilizzo dei locali, delle strutture e delle attrezzature scolastiche
Puntualità e frequenza
Impegno, partecipazione, adempimento delle consegne scolastiche
Note e provvedimenti

 

 

3.8. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012”
Il GLIS dell’Istituto ha elaborato piano funzionale all’accoglienza degli alunni; esso intende accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi ed è lo strumento per una progettazione dell’offerta formativa dell’Istituto in senso inclusivo.
Per gli alunni con difficoltà di apprendimento (BES) la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. (Legge n. 170 del 8 ottobre 2010, integrata dal Decreto Attuativo n.° 5669 del 12 luglio 2011).
L’Istituto nel rispetto della normativa vigente elabora il Piano Annuale di Inclusione, i Piani Didattici Personalizzati (PDP), i Piani Educativi Individualizzato (PEI) i cui criteri sono formulati nel Protocollo di accoglienza (in allegato).

3.9. Assolvimento dell’obbligo di istruzione
L’obbligo di istruzione è assolto secondo quanto previsto dal regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, nel quadro del diritto – dovere all’istruzione e alla formazione di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76, e al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
Al termine della classe II è previsto un monitoraggio del livello delle competenze raggiunte, a seguito del quale sarà rilasciata certificazione.

4. Credito scolastico e formativo
I punti di credito, che vengono attribuiti nelle classi III, IV e V e che concorrono a determinare il voto finale dell’Esame di Stato, dipendono innanzitutto dalla media dei voti riportati in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
La media dei voti riportati dà diritto ad un credito scolastico che può variare tra un punteggio minimo ed uno massimo all’interno della fascia di oscillazione corrispondente.
Si accoglie l’integrazione del credito scolastico di 0,05 nei seguenti casi:
 Comportamento scolastico positivo dettato dall’impegno, collaborativo ed assertivo in tutte le discipline
 Assiduità ed impegno nella frequenza scolastica

   4.1.Crediti scolastici per il triennio secondo il D.M. 16/12/2009 n.99

Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M=6 3-4 3-4 4-5
6<M≤7 4-5 4-5 5-6
7<M≤8 5-6 5-6 6-7
8<M≤9 6-7 6-7 7-8
9<M≤10 7-8 7-8 8-9

 

   4.2.Crediti formativi

I crediti formativi vengono assegnati da tutti docenti del Consiglio di classe (compreso l’insegnante di Religione) secondo i seguenti criteri:
• esperienza formativa qualificata acquisita al di fuori della scuola di appartenenza che incida sulla formazione dello studente e favorisca la sua crescita umana, civile e culturale;
• documentazione dell’esperienza;
• coerenza con il tipo di scuola;
• omogeneità con i contenuti tematici del corso.

Tabella per la valutazione dei crediti formativi (delibera Collegio Docenti del 23 settembre 2013)
Si precisa che:
• sono valutabili i crediti fino ad un massimo di punti 0,50
   • le attività devono essere continuative e certificate

Attività culturali (es. teatro,..) 0,10
Attività sportiva amatoriale 0,10
Attività musicale amatoriale 0,10
Attività musicale presso Conservatori 0,25
Attività di volontariato 0,10
Cittadinanza attiva: “Ragazzi in aula” 0,10
Attività sportiva agonistica 0,25
Certificazione linguistica di livello adeguato alla classe 0,25
Partecipazione assidua al corso di certificazione linguistica 0,10
Corso Patente ECDL frequenza 0,10
Patente ECDL esami superati almeno 5 0,25
Partecipazione a percorsi significativi di responsabilità civile 0,25
Esperienze lavorative continuative 0,25
Stage alternanza scuola-lavoro extracurricolare (almeno 25 ore) 0,25
Partecipazione qualificata a corsi formativi e concorsi proposti dalla scuola 0,10
Partecipazione qualificata a corsi formativi e concorsi proposti dalla scuola con qualificazione specifica 0,25
Servizio continuativo di formatore catechistico 0,15
Stage all’estero di periodo superiore a 15 giorni 0,25
Vacanze studio all’estero 0,10
Iscrizione ad un’associazione di donatori di sangue e donazioni regolari 0,10
Scambio di classe 0,15

 

La documentazione per l’assegnazione del credito formativo dovrà pervenire entro e non oltre il 10 maggio al docente coordinatore di classe.
Il presente quadro può essere integrato nel corso dell’anno scolastico dal Collegio dei Docenti.

6. Ampliamento dell’offerta formativa

Al fine di porre la scuola al centro di un percorso formativo globale, coerente con gli obiettivi propri dell’Istituto ed in relazione alle scelte didattiche, nel rispetto del Progetto Educativo di Istituto e della Legge 13 luglio 2015 n. 107 , si propone il piano di ampliamento dell’Offerta Formativa , rispondente a specifici criteri di priorità:

Formazione integrale della persona Riflessione religiosaEducazione all’affettività

Iniziative celebrazioni: S. Caterina, Natale, Pasqua

Iniziative di solidarietà

Valorizzazione e potenziamento  delle  competenze  linguistiche Certificazioni di:o        lingua inglese Trinity gradi dal 2 al 12

o        lingua inglese Cambridge KET e PET, FCE

o        lingua inglese IELTS

o        lingua francese DELF

o        lingua tedesca FIT2, ZDJ e B2

CLIL(Fisica in III, IV, V Ling.; V Scienze Umane); moduli CLIL in IV e V Linguistico

Scambio di classe

 

Potenziamento  delle   competenze   matematico-logiche    e scientifiche Attivazione di laboratori a classi aperte; incontri specifici in preparazione dei test universitari
Potenziamento delle competenze nella  pratica  e  nella  cultura musicali, nell’arte e  nella  storia  dell’arte,  nel  cinema, Teatro e cinema: fruizione di spettacoli anche in Lingua straniera, attività di cineforumVisite a mostre e gite di istruzione anche di più giorni in Italia e all’estero
Sviluppo delle competenze in materia di  cittadinanza  attiva  e democratica    attraverso il   potenziamento   delle conoscenze  in  materia  giuridica  ed  economico-finanziaria  e   di educazione all’autoimprenditorialità; Progetto annuale Patti Chiari, Progetti annuali in collaborazione con Enti Locali , Progetto “Ragazzi in aula” con Regione Piemonte
Prevenzione e contrasto della dispersione  scolastica,  di  ogni forma  di  discriminazione  e  del   bullismo,   anche   informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e agevolazione del  diritto  allo  studio degli alunni  con  bisogni  educativi  speciali  attraverso  percorsi individualizzati  e  personalizzati GLI (PAI)Elaborazione PDP e PEI anche  con  il  supporto  e   la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di  settore

 

Apertura pomeridiana delle scuole Attività di sportello, di recupero e di potenziamentoLa scuola ospita gruppi di studenti per motivi di studio o di aggregazione
Incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel  secondo  ciclo  di istruzione Stages lavorativi rivolti specificatamente alla classe V in orario scolastico ed alla classe IV e III in orario extrascolastico (anche nel periodo estivo)Attività  di formazione in materia di tutela della salute e  della  sicurezza  nei luoghi di lavoro, nei  limiti  delle  risorse  disponibili, secondo quanto disposto dal decreto legislativo  9  aprile 2008, n. 81.
Valorizzazione  di  percorsi   formativi   individualizzati   e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

 

o          attivazione di moduli di recupero nel corso dell’ordinaria attività didattica;o          assegnazione e correzione lavori individualizzati;

o          moduli di recupero in orario extra scolastico (sportello);

attività di promozione dell’“eccellenza” rivolta a coloro che – presentando un quadro scolastico complessivamente positivo

Orientamento Iniziative di orientamento al Lavoro e all’Università rivolte specificatamente alla classe IV e V con l’obiettivo generale di guidare progressivamente ogni alunno a scoprire le proprie risorse e a valorizzarle. L’attività di orientamento si concretizza in proposte mirate quali: incontri con ex-alunni, esperti di orientamento e del mondo del lavoro, partecipazione a attività proposte dal territorio e dalle Università quali open days e open weeks, Saloni dell’orientamento di Genova ed Alessandria.
Sviluppo  delle  competenze  digitali   degli   studenti,   con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla  produzione e ai legami con il mondo del lavoro Progetti annuali di utilizzo trasversale  delle TIC nella pratica quotidiana di studio e di apprendimento, elaborazione di prodotti multimediali, utilizzo di libri digitaliCorsi opzionali per il conseguimento di EIPASS e/o ECDL

 

 

Sviluppo delle competenze in materia di  cittadinanza  attiva  e democratica,     sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla  conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità  ambientale,  dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;   Percorsi annuali di Educazione alla pace e alla legalità , alla sostenibilità ambientale anche attraverso progetti annuali in collaborazione con l’Associazione Libera, il Centro Pace di Ovada, il Parco Capanne di Marcarolo, il CAI, Il Consorzio Servizi Rifiuti
Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione  con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese Iniziative e progetti annuali con enti locali ed associazioni

 

 

I Progetti Annuali , proposti dal Collegio Docenti, dai Consigli di classe, da Enti ed Associazioni, da studenti e famiglie, se riconducibili al Progetto Educativo di Istituto e sostenibili finanziariamente, sono approvati dal Collegio Docenti entro il mese di ottobre, ratificati dal Consiglio di Istituto e pubblicizzati attraverso il Registro elettronico e il sito web.
Il Collegio Docenti è comunque disponibile a valutare proposte che intervengono nel corso dell’anno per accogliere integrazioni al piano previsto.
Monitoraggio e autovalutazione del progetto educativo
Il monitoraggio e la valutazione del progetto educativo del Liceo costituiscono un elemento indispensabile per lo sviluppo dell’innovazione didattica e per la crescita dell’autonomia progettuale.
La scuola raccoglie le informazioni indispensabili per valutare le dinamiche in atto ed elaborare azioni di miglioramento; in particolare vengono esaminati:
• Dati sulle iscrizioni e sulla dispersione
• Dati relativi ai risultati raggiunti e, in particolare, agli ammessi e ai non ammessi (compresi quelli all’Esame di Stato)
• Dati relativi agli esiti delle prove INVALSI effettuate
• Dati relativi al conseguimento di certificazioni internazionali
• Indagine svolta sugli ex-alunni diplomati volta a rilevare i percorsi formativi seguiti e il successo post-scolastico.
L’Istituto elabora annualmente il rapporto di autovalutazione e attiva, coerentemente con le risorse disponibili, i piani di miglioramento.

 

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