SMART-COMUNICO E SMART-FOTOGRAFO… IN SICUREZZA! La classe terza secondaria di primo grado incontra l’agente M. Maggio – 22 Maggio 2015

2015-05-22 14.20.21Fino a quindici anni fa, per vedere la fotografia scattata con la propria macchina analogica compatta (o reflex, per i più attrezzati), erano necessarie almeno alcune ore; oggi, grazie ai sistemi digitali, è sufficiente qualche secondo non solo per guardare, ma anche per pubblicare e condividere un’immagine. Perché si sono verificati questi cambiamenti? Quali vantaggi e quali rischi possono presentarsi?

A partire da simili considerazioni, l’agente M. Maggio (Polizia Locale di Ovada) ha proposto agli alunni della classe terza sec. di primo grado un interessante intervento incentrato sull’uso responsabile delle immagini prodotte con i moderni sistemi digitali. Il tema, molto attuale e vicino alla quotidianità di ogni adolescente, è stato raccordato con una corposa Unità di Apprendimento dedicata alla Fotografia e proposta in senso interdisciplinare (Tecnologia, Francese e Scienze) al fine di favorire nei ragazzi lo sviluppo di una adeguata responsabilità e di una opportuna coscienza critica nell’uso dello smartphone e del tablet. Nel corso della lezione, adottando un registro adeguato all’età, l’agente ha invitato i ragazzi a riconoscere che alcuni dei pregi tipici delle immagini digitali, quali l’immediatezza e la facilità di condivisione (tramite i social networks) e manipolazione (grazie agli interventi di post-produzione), se sfruttati in modo inappropriato, possono trasformarsi in pericolose “lame a doppio taglio”, capaci di ferire gravemente la sensibilità altrui o di infrangere importanti norme inerenti la tutela della privacy e dei diritti d’autore. Alcune immagini reperite in rete (in particolare fotomontaggi pregevoli e, per questo, ingannevoli) e proiettate con l’ausilio della LIM hanno permesso, in tempo reale, una dimostrazione concreta dei principi proposti, aprendo stimolanti piste di riflessione che ciascuno potrà ulteriormente approfondire, nel quadro di una scuola che intende offrire occasioni per lo sviluppo di competenze utili nella vita.

Al sentito ringraziamento all’agente per la consueta collaborazione, gli insegnanti coinvolti aggiungono un auspicio: che l’esperienza, frutto di un dialogo proficuo con il territorio, possa contribuire alla maturazione di un doveroso senso civico e di un sincero rispetto degli altri, soprattutto quando le facilitazioni tecnologiche alterano la percezione dei rischi e dei limiti entro i quali è moralmente e legalmente lecito agire.

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