Mamma di 3 bambini che hanno frequentato il Baby e l’Infanzia

 

Al momento di iscrivere il nostro primo figlio al nido ci siamo informati sulle varie opzioni della nostra città..pieni di ansie e di paure….sono andata a colloquio con le maestre di vari nidi e ho provato a inserire il bambino in posti diversi. Solo alle Madri PIE mi sono davvero sentita tranquilla! Le maestre sono come delle seconde mamme….consolano i bambini, li prendono in braccio quando piangono e rispettano i loro tempi. Alla luce di qs esperienza positiva io e mio marito abbiamo inserito al nido anche i nostri secondi figli, una coppia di gemelli.Le maestre erano le stesse e sono state attente alle loro esigenze….Sono sta vicine in particolar modo ad uno dei gemelli che era rimasto lontano da suo fratello per alcuni mesi.

Tutti hanno continuato il percorso alla materna, i gemelli hanno appena terminato  il secondo anno. Tutto l Istituto ci è stato vicino nei momenti di difficoltà che abbiamo avuto per i problemi di salute di uno dei gemelli.  Dalla segreteria che si è fatta portavoce dei ns problemi, alla mensa  che ha preparato pasti ad hoc, dalla Preside che ha verificato le informazioni sulla situazione di copertura vaccinale, alle maestre che  sono sempre state attente a tutto nei minimi dettagli ( mangiare, bere, benessere fisico e mentale).  Questa è stata la nostra esperienza: un’ottima preparazione prescolare  unita ad una forte relazione umana….che non è poco quando si parla di infanzia…

Francesca Piana:  ex alunna e mamma di un bimbo della scuola dell’ infanzia  “SI RESPIRA AMORE”

Quando ho dovuto scegliere dove iscrivere il mio bambino alla scuola dell’infanzia non ho avuto dubbi…..
Avevo 10 anni quando sono entrata alle Madri Pie, timida e insicura. In questo splendido Istituto ho trovato da subito un ambiente famigliare e sereno dove il rapporto con i  compagni di classe andava ben  oltre i banchi di scuola.
I docenti, che ricordo con affetto, oltre ad essere molto preparati e competenti, mi hanno dato sempre un grande aiuto a  livello umano.
In questa scuola emerge un lato che per me é stato molto importante, “si respira Amore “, amore verso le persone, verso Gesu’ e rispetto verso se stessi e il prossimo, il volersi bene tutti, nonostante le diversità.
Ringrazierò per sempre i miei genitori per avermi dato l’opportunità di frequentare l’istituto Madri Pie e poter così conoscere una persona per me molto importante e che porterò  sempre nel cuore, Madre Flavia.
Proprio per la mia esperienza molto positiva , ho scelto di iscrivere mio figlio alla scuola dell’infanzia. Diego è sereno per il bellissimo rapporto che ha instaurato con i bimbi e con le maestre, che ringrazio per la vicinanza che hanno nei confronti dei nostri bambini, per la didattica a distanza o per un semplice saluto in questo momento così delicato, triste e preoccupante in cui tutti ci troviamo. Grazie, per noi è stato molto importante.!
Concludo con una frase che mi
dice spesso il mio bambino anche se ha solo 4 anni: ” E’ proprio bello il mio asilo, é colorato, allegro e sai mamma, ci vogliamo tutti bene”.
Da mamma non posso che essere felice per aver scelto questa scuola.

 

 


Linda Cama – madre alunna Liceo Linguistico

 

L’orgoglio e il pregiudizio,

lettera aperta ai genitori che devono valutare quale scuola scegliere per i propri figli

 

Gli italiani sono un popolo meraviglioso, l’Italia è stata la culla della civiltà, del diritto, dell’arte, della democrazia, dell’organizzazione sociale e della cultura.

I paesi ai quali guardiamo con ammirazione ed invidia, come esempi di civiltà e buon governo, hanno all’interno del loro ordinamento giuridico e della loro organizzazione sociale regole e norme che prendono   origine assolutamente dal diritto romano e dalla nostra storia e cultura.

Tuttavia gli italiani hanno un grosso difetto; commettono molte volte un errore fondamentale, ed è quello di essere troppo spesso un popolo pieno di pregiudizi: noi italiani facciamo fatica ad accettare le novità, a sdoganare il “diverso”, a distaccarci dai luoghi comuni, a liberarci dei pregiudizi su qualsivoglia argomento, a cambiare prospettiva sulle cose.

Un argomento sul quale si sprecano i commenti più intrisi di pregiudizi e luoghi comuni, è proprio  l’istruzione privata: si parte dal preconcetto che la scuola privata sia un ambiente per ricchi, per ragazzi viziati o “fragili” scolasticamente, che le rette da pagare siano inarrivabili o che i compagni di classe possano appartenere a famiglie che conducono vite al di sopra delle nostre possibilità  e pertanto i nostri figli potrebbero trovarsi in imbarazzo non potendo disporre degli stessi mezzi. Si pensa che la scuola privata sia un ambiente troppo elitàrio e pertanto viene guardata con scetticismo e scartata a priori.

Questo è un errore enorme che nella maggior parte dei paesi che ci circondano non viene assolutamente commesso.  Le scuole in Inghilterra, Germania, Francia, Olanda Norvegia ecc, vengono scelte in base all’offerta formativa, alla qualità dell’insegnamento, dell’ambiente,  e pertanto  viene fatta dai genitori e dalle famiglie una valutazione funzionale, discreta, concreta. I genitori non hanno pregiudizi, non ci sono tabù in questo senso, ma solo l’esigenza di scegliere l’istituto più adatto che possa offrire al proprio figlio ciò che ritengono possa essere il meglio per lui. In Inghilterra, negli USA e in Germania per esempio 86 famiglie su 100, alla nascita di un figlio, aprono un “fondo istruzione” presso la propria banca sul quale ogni mese viene messa una piccola cifra proprio allo scopo di poter un giorno scegliere qualsiasi tipo di scuola. Purtroppo in Italia è più facile che un genitore decida di rateizzare per il figlio l’ultimo modello di cellulare piuttosto che la scuola, e questo arriva appunto dai pregiudizi che circondano ancora le scuole private nel nostro paese.

Il problema è sempre lo stesso: il pregiudizio. La gente penserà che sono ricco se iscrivo mio figlio in una scuola privata, tutti penseranno che siccome pago una retta mio figlio verrà promosso, e se poi il suo compagno di banco gira con l’elicottero? Come farò ad invitarlo a casa nostra?

Spesso viene scelto il  liceo lontano da casa, con un’offerta formativa mediocre o che non convince appieno,  che costringerà magari il ragazzo a percorrere ore di viaggio ogni giorno per raggiungerla oltre ad un abbonamento al treno di € 80 mensili e pranzo fuori tutti i giorni, il rapporto costi-benefici non viene minimamente valutato, e viene sottovalutato o non capito quanto invece costerà a loro figlio un’istruzione non adeguata, ma l’importante è non disattendere il pregiudizio che la scuola privata sia roba da ricchi.

Un altro serio e pregiudizievole limite è il famoso italico orgoglio, cioè  la vergogna, la paura di recarsi presso la segreteria di una scuola privata, che magari piace da morire e che sogniamo per nostro figlio,  e chiedere una rateizzazione, c’è reticenza a parlare con la scuola delle proprie disponibilità economiche senza tabù e chiedere spiegazioni e aiuto per compilare i documenti coi quali accedere ai contributi regionali per l’istruzione, che per fortuna anche nel nostro paese esistono e funzionano proprio a salvaguardia dell’importanza della libertà di scelta in ambito formativo. Chiedere dunque una modulazione della retta su misura per noi si può. Anche questa è prassi consolidata e collaudata dai genitori degli altri paesi europei. Garantisco che né mia figlia, né i suoi compagni si spostano in elicottero.

La scelta della scuola è importantissima, precludere a priori certe scuole ai nostri figli senza valutarne seriamente l’offerta formativa e la relazione costo-beneficio solo per pregiudizio ed orgoglio è una cosa stupida, un tabù che dobbiamo abbattere per il loro bene.

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Perché scegliere l’istituto Santa Caterina madri Pie?

Quando mia figlia ha finito la scuola primaria ho valutato dove iscriverla, le medie pubbliche in zona erano molto valide, con insegnanti molto preparati, la scuola era bella, le aule abbastanza grandi ed una bella palestra, conoscevo la dirigente e la stimo tutt’ora moltissimo, tutto perciò propendeva per la scelta delle medie statali. Tuttavia ho voluto valutare anche l’offerta formativa dell’Istituto Santa Caterina. Appena entrata ho avuto il colloquio con la direttrice e l’incontro con gli insegnanti, non ho avuto dubbi, quella era la scuola per mia figlia.

L’ho scelta perché mette al centro il ragazzo, perché lo accompagna nel suo percorso formativo con severità e competenza ma senza mai dimenticarsi dell’aspetto umano, tirando fuori il meglio di lui, della sua personalità, delle sue capacità. Ogni individuo è diverso, ed in questa scuola vengono coltivate proprio le diversità e le attitudini di ogni ragazzo, viene stimolato l’impegno dando un metodo di studio ai ragazzi diverso per ognuno di loro, qui mia figlia ha incontrato degli insegnanti che sono certa si porterà per sempre nel cuore.

Io non sono credente, ma mia figlia è battezzata e ha ricevuto i sacramenti. Avevo dunque un po’  paura dell’aspetto religioso, che fosse troppo presente o pressante essendo le Madri Pie ovviamente una scuola cattolica, ma non è stato così, ai ragazzi vengono trasmessi i valori più importanti, l’uguaglianza, la solidarietà, la correttezza, l’amicizia, il rispetto, l’importanza dell’impegno e la soddisfazione nell’ottenere i risultati, valori certamente Cristiani, ma sostanzialmente umani. Insegnare ai ragazzi a distinguere il bene dal male e ad amare ciò che si fa è fondamentale e assolutamente non scontato, serve a creargli una coscienza, una parte di se stessi alla quale rivolgersi sempre, che va ben al di là di quella che è o sarà la loro fede religiosa.

In questa scuola mia figlia sta acquisendo conoscenze ma soprattutto competenze, i suoi insegnanti e l’ambiente stesso dell’istituto sono di continuo stimolo per la sua crescita, per costruire quegli strumenti che le serviranno ad affrontare l’università e la vita con serenità.

I ragazzi provenienti dai licei delle Madri Pie raggiungono ottimi risultati universitari, ed hanno ottenuto premi nei test nazionali poiché i nostri studenti raggiungono punteggi altissimi, superando ragazzi provenienti da licei blasonati e con un numero di alunni ben più alto. Nella nostra scuola si ha l’opportunità importantissima di ottenere, durante gli anni di frequenza, le certificazioni linguistiche fondamentali oggi per la prosecuzione degli studi e per la vita lavorativa.

Mia figlia ed i suoi compagni vivono questa scuola come una seconda famiglia, poiché non c’è argomento o problematica che non possa essere affrontata con i suoi insegnanti. Qualsiasi lezione viene rispiegata ed approfondita per chi ne ha bisogno. Lo studente, le sue peculiarità, le sue attitudini o le sue difficoltà vengono sempre poste al centro. In questi mesi difficili di emergenza COVID-19  la scuola si è attivata in maniera egregia con una Didattica a distanza tempestiva, efficiente ed efficace,  evidenziando una  differenza tangibile rispetto ad altre scuole. I ragazzi sono riusciti ad avere un contatto quotidiano, serio, costruttivo e completo con tutti i loro insegnanti, riuscendo a portare avanti il percorso di studi in tutte le sue parti, compreso il servizio dopo scuola e il laboratorio informatico.

Mia figlia era una bimbetta di 10 anni quando è entrata alle Madri Pie, e ne uscirà da donna, una splendida donna, con valori, cultura, esperienze, capacità e affetti che ha costruito e coltivato in questa Scuola, e questa bellissima Scuola  farà sempre parte di lei.

 

Chiara Pirlo – ex allieva del Liceo Linguistico 

“5 anni volano”

Quando queste parole si sentono in prima liceo quasi non vengono ascoltate: già si pensa alla miriade di cose da fare, alla quantità di pagine da studiare e alle ore di lezioni che sembreranno non passare mai.
Quando ho iniziato il liceo alle MadriPie, non la pensavo tanto diversamente: mi sarei dovuta rimboccare le mani che per non rimanere indietro. Ero fuori dal mio“habitat”,non avevo compagni delle medie che avevano scelto il mio stesso liceo,non avevo conoscenti più grandi su cui fare
affidamento e non ero neanche tanto pratica di Ovada.
Eppure nel settembre 2013 sono partita, carica di aspettative e speranze, per un cammino di cinque anni verso un obiettivo non ancora preciso.
Per quanto possano sembrare tortuosi,gli anni del liceo sono i più importanti nella propria formazione: si inizia“piccoli” e inesperti,se ne esce“grandi”,pronti a fare passi avanti, ed è bene passarli nel migliore dei modi,nel posto giusto al momento giusto.
Io sono fermamente convinta, alla fine di questa esperienza, di aver fatto la scelta giusta: non da tutte le scuole trovare un luogo dove c’è chi si preoccupa per te e prova in tutti i modi ad aiutarti,e
non intendo solo i propri compagni di classe, con cui molto spesso si instaurano rapporti che
vanno al di là dei banchi di scuola.
Intendo anche i professori,il personale e tutti coloro che hanno deciso di dedicare il proprio tempo
per questa scuola e ogni giorno dimostrano quanto abbia ancora da offrire: mi sono state donate
nozioni didattiche ma anche nozioni di vita.
Al liceo tutto è possibile: è un cammino pieno di sorprese e scoperte, positive o negative: se penso
che quando ho iniziato francese non sapevo neanche cosa volesse dire“Noël” e adesso è la mia
prima lingua di studio all’università, vuol dire che non c’è ostacolo che non si possa superare!
Devo confessare che un po’ mi manca l’atmosfera,quel senso di accoglienza e di amore che si
sentiva appena entravi quando Madre Carla appariva sull’uscio a salutare ogni singolo studente
che arrivava,quella sensazione di essere parte di una grande famiglia dove nessuno vienel asciato
da parte e dove tutti possono puntare al massimo delle proprie capacità.
Alla fine del percorso,ci si rende conto di quanta strada si ha fatto,di quante persone sono entrate
e uscite dalla propria vita,di quante pagine studiate,di quanto sapere si ha esplorato…e mentre si
fa una stima di tutto ciò che si è fatto,si realizza,a poco a poco,che cinque anni volano!
Godeteveli!

Mamme di due alunne della Scuola Secondaria di I grado

La vita dei nostri ragazzi è di solito divisa tra casa, scuola, attività sportive o ricreative ed amici che spesso sono i compagni di classe stessi. 

Tutti purtroppo sappiamo bene quanto la pandemia in corso abbia repentinamente cambiato le nostre vite. 

L’esistenza dei nostri ragazzi è stata stravolta ancor più della nostra da questa chiusura verso tutto e tutti. 

In mezzo a questo caos improvviso fatto di paure, ansie, rinunce, dubbi e informazioni di ogni tipo spesso tra loro discordanti, nella scuola che ho scelto per mia figlia ho trovato un punto fermo, sempre presente, al fianco dei propri allievi. 

L’Istituto Santa Caterina Madri Pie ha avviato, da subito, un progetto educativo a distanza organizzando video-conferenze e fornendo indirizzi mail personali per ogni materia consentendo agli alunni ed alle famiglie di contattare anche in privato gli insegnanti per qualsiasi dubbio o perplessità (La preside ed i professori hanno addirittura messo a disposizione i propri recapiti telefonici!) 

La preside e tutti i docenti, nessuno escluso, sono stati molto disponibili verso i ragazzi ed i genitori offrendo un canale diretto per rafforzare ancor di più, in questo momento, il rapporto scuola-famiglia come solo chi possiede una vera vocazione per l’insegnamento può fare. 

Con la ‘scuola a distanza’ i nostri ragazzi, attraverso tablet e cellulari, hanno ritrovato compagni e insegnanti e un po’ di quella normalità che è stata loro improvvisamente rubata. 

Le video-lezioni scandiscono piacevolmente le mattinate con regolari orari settimanali e sono state avviate per ogni materia, compresa educazione fisica che, con la lezione svolta in salotto o in cucina, ha portato allegria e spensieratezza nelle nostre case. 

Il mio vuol essere un piccolo ringraziamento per una scuola che ho scelto e che sceglierei mille volte ancora perché nella difficoltà ha saputo fare la differenza. 

 

Cecilia Castelvero- ex allieva del Liceo Linguistico attualmente studente all’Università del Gusto di Pollenzo:

LE LINGUE STRANIERE SONO FONDAMENTALI PER REALIZZARE TANTI PROGETTI

Gli anni di studio trascorsi al Santa Caterina( medie e superiori)sono stati fondamentali per prepararmi adeguatamente ai corsi universitari internazionali che sto affrontando ora all’università di Pollenzo. Senza una valida conoscenza delle lingue straniere non avrei potuto realizzare tanti dei miei progetti. Conservo un bel ricordo degli anni delle medie e del liceo. Ho avuto una valida preparazione complessiva in un ambiente serio e qualificato.

 

Tea Piccardo-ex studentessa Liceo Linguistico:

DALLE LINGUE STRANIERE ALL’INGEGNERIA AEROSPAZIALE: SI PUO’ FARE !!!!!!!

Sono un’ ex alunna del liceo linguistico e sono all’ultimo anno di triennale di Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino, uno dei migliori atenei d’Italia in campo tecnico.
Sono stati anni bellissimi, di cui ho ricordi che non dimenticherò mai, ricchi di esperienze diverse: dalle meravigliose gite in giro per l’Europa, al Treno della Memoria con la visita ai campi di concentramento di Auschwitz, al concorso all’ambasciata  tedesca, tutto accompagnato da tanto studio e impegno.
E’ pensiero comune, ma errato, che il liceo linguistico non dia le basi per le facoltà scientifiche. Sono la prova vivente che non è così: sto finendo la facoltà scientifica per eccellenza. Il primo anno ho incontrato qualche difficoltà, così come i miei compagni provenienti dal liceo scientifico piuttosto che dal classico. Ma io, rispetto a loro, avevo e ho una conoscenza molto approfondita delle 3 lingue europee più importanti, che non è poca cosa nel futuro mondo del lavoro.
Nel campo della scienza, e soprattutto nel settore aerospaziale, domina l’inglese: ogni manuale, legge o libro è scritto e redatto in lingua anglosassone. Proprio l’anno scorso mi è stato offerto un tirocinio a Zurigo, presso un’azienda di fama mondiale nel campo della manutenzione aeronautica. Un punto a mio favore è stato sicuramente l’aver conseguito certificazioni di lingua con un livello alto durante il mio percorso liceale. Durante i due mesi trascorsi in terra elvetica sono stati fondamentali i miei studi d’inglese per il lavoro e di tedesco per la vita di tutti i giorni.
Ricordo con immenso piacere i pomeriggi passati a preparare gli esami di lingua riconosciuti a livello europeo e mondiale e durante l’ultimo anno a preparare anche il test d’ingresso al Politecnico, facendo esercizi mirati per passarlo di matematica e fisica.
Inoltre, il liceo mi ha dato un’ampia conoscenza sulle principali letterature europee, collegate alla filosofia, alla storia e all’arte dei vari periodi che hanno segnato la cultura umana e, anche se non mi serviranno nel mondo aerospaziale, così pratico e tecnico, arricchiranno il mio “sapere a tutto tondo”.
Sono sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta, frequentando prima un liceo linguistico e poi la facoltà dei miei sogni.

 

 

Francesca Barisione, ex alunna attualmente all’Università di Aix-en Provence per studiare Lingua Araba:

UNA SCUOLA CHE PREPARA AL FUTURO

L’esperienza di studio presso l’Istituto Santa Caterina Madri Pie, iniziata con i tre anni di scuola secondaria di primo grado e conclusa con i cinque anni di scuola secondaria di secondo grado, ha formato non solo il mio metodo di studio, ma anche parte della mia personalità. Grazie alla competenza dei docenti ho capito quale sarebbe stato il mio percorso liceale e universitario e ho acquisito le basi per gli studi attuali e futuri. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Lingue e Culture Moderne all’Università di Genova, precisamente in lingua araba e francese, mi sono trasferita in Francia, per specializzarmi in linguistica araba con scopi di ricerca all’Università di Aix-en-Provence.

 

Francesca Cacciavillani ex studentessa Liceo Scienze Umane:

CONOSCENZA-RISPETTO-AMORE

“Studiare all’Istituto Santa Caterina mi ha lasciato moltissimi bei ricordi.. Mi ha permesso di conoscere tante belle persone e tante realtà diverse, facendomi crescere in primo luogo come persona. La cosa che più mi è rimasta impressa è che non c’era giorno che io non avessi voglia di andare a scuola, perchè per me è stata una seconda casa. Una casa dove ho imparato davvero tante cose e che mi ha aiutato a capire che cosa voglio fare nella vita: l’insegnante di musica. I miei studi liceali mi sono tutt’ora molto di aiuto non solo in ambito di studi, ma anche nella vita quotidiana, nel capire le persone e le situazioni, nel rapportarmi con i bambini e con gli altri. Se dovessi sintetizzare la mia esperienza al liceo Santa Caterina userei queste tre parole: conoscenza, rispetto, amore.”

Francesca Cacciavillani, ex studentessa Liceo Scienze Umane attualmente studentessa presso il Conservatorio di Alessandria

 

Elisa Pastorino, ex studentessa Liceo Linguistico:

RICORDI DI EX ALLIEVI

“La mia esperienza al liceo Santa Caterina è stata stupenda, ho vissuto cinque anni intensi che ricordo già con malinconia, nonostante io sia solo al primo anno di Università. Gli insegnanti sono preparati e mi hanno permesso di acquisire un buon bagaglio culturale, che mi ha poi permesso di superare agevolmente i test di ingresso universitari. Al liceo ho avuto la possibilità di fare molte esperienze significative, partendo dalle visite di istruzione fino ad arrivare al flashmob contro la violenza sulle donne e alla partecipazione a un concorso di eloquenza francese che mi ha portata a Montecarlo. Però sicuramente l’incontro che mi ha emozionata più di tutti è stato quello con Pino Masciari, un imprenditore che ha denunciato la ‘Ndrangheta”

Elisa Pastorino- Liceo Linguistico-attualmente frequenta Teorie e Tecniche della Mediazione Interlinguistica