La lingua tedesca: difficile sì, ma …

Mi chiamo Giulia, ho 20 anni e ho frequentato il liceo linguistico presso questo istituto. Ricordo ancora quanto fosse stato difficile scegliere la scuola superiore finite le medie. Sapevo che era una scelta importante, ma non credevo lo fosse tanto quanto lo è stato per me.
All’inizio ero scettica all’idea di studiare la lingua tedesca, poiché mi sembrava assolutamente astrusa, incomprensibile, lontana dall’italiano o dalle altre due lingue straniere che avevo studiato alle scuole medie, l’inglese e il francese. Una lingua dura, con parole formate da 25 lettere!
Con l’inizio delle superiori inizia anche lo studio del tedesco. Non è poi così male, penso. Bisogna ”solo” capire come funziona: basato molto sulla memoria, la grammatica è senza dubbio difficile. Ma che bella lingua, tutti la dicevano dura, ma al contrario, è dolce se si sa apprezzare. Gli anni passano e io acquisto una buona padronanza della lingua.
Esame di stato. Estate. Pensiero costante: a settembre cosa faccio? Università? Così divento una laureata/disoccupata in Italia? Cerco lavoro? Sì, magari lo trovo tra 2 anni, come cassiera in un supermercato (sia chiaro, non ho nulla contro questo lavoro!)
Prima idea: andare in Australia. Bocciata dai miei genitori dopo un quasi infarto.
Seconda possibilità: trasferirsi in Germania, con l’idea: se trovo lavoro sto sei mesi, se non lo trovo dopo due mesi torno a casa.
22 settembre 2013: partenza. 15 ottobre: trovo un appartamento. 18 ottobre: mi assumono in un bar all’aereoporto di Amburgo, dove abito.
Riassumendo: 3 settimane per trovare un alloggio (ad Amburgo non è affatto facile) e neanche 4 per trovare un posto di lavoro. Sono una barista okay, ma ad Amburgo! Parlo tutti i giorni tedesco e molto spesso inglese con i clienti.
Ho la mia routine, il ragazzo, amici, il cibo non è affatto male. E questo perché? Perché ho studiato il tedesco. Ma non in una scuola qualunque, con un prof. che ti fa odiare la materia. No. Ho studiato in un istituto dove gli alunni vengono seguiti costantemente, dove la prof. Iria Pastorino trasmette il suo amore per questa lingua. E grazie a questa ora mi trovo in Germania, dopo 8 mesi, con l’intenzione di rimanere qui ancora per un po’. Non ho nulla contro altre lingue tipo lo spagnolo o il cinese. Anzi, ne sono affascinata: sono parlate da milioni di persone, ma qual è il Paese in Europa numero uno in ambito economico? La Germania. Quindi prima di scartare questa lingua a priori, pensa bene all’utilità che potrebbe avere nella tua vita. E quando la saprai parlare più o meno correttamente ti sentirai un mito. Capirai o saprai ”semplicemente” pronunciare parole come fachgerecht Tierhaltung.
Non male, vero?
Ricorda: se vuoi intraprendere un percorso universitario, fallo, studia e impegnati. Se per qualunque motivo l’idea non ti attira puoi sempre fare come me: trasferirti all’estero in uno dei Paesi di cui hai le basi linguistiche per migliorare ogni giorno le tue conoscenze. Non è facile affrontare una tale situazione, ma dà molte soddisfazioni, questo è assicurato. Non rimanere a casa con ‘mamma e papà’ a fare il mantenuto fino a 35 anni. Vivi la tua vita!

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