I RAGAZZI DELLA CLASSE III SECONDARIA DI PRIMO GRADO "STORICI PER UN GIORNO" PRESSO L’ACCADEMIA URBENSE

Incontro diretto con la Storia, stamattina, per i ragazzi della classe III della scuola secondaria di primo grado. Accolti nei locali dell’Accademia Urbense dal Presidente, prof. Alessandro Laguzzi, e dall’archivista Paolo Bavazzano, gli alunni hanno lavorato direttamente con fonti autentiche di storia locale per apprendere uno dei più importanti eventi del Novecento, la Prima Guerra Mondiale. L’attività è stata introdotta dagli appassionati interventi dei due accademici, che hanno portato l’attenzione principalmente sui riflessi che ebbe la Grande Guerra sul nostro territorio e sulla sua popolazione, elementi attestati dalle numerose fonti raccolte e catalogate dall’Accademia in vista della mostra in programma per il prossimo mese di maggio. Ad una di queste fonti è stata rivolta l’attenzione degli studenti nel corso dell’attività odierna, mirata ad analizzare lo stile ed i contenuti del diario del soldato Ferrando Colombo, barelliere ovadese durante la Grande Guerra. La lettura diretta del documento storico, fulcro della più recente didattica per competenze, ha permesso ai ragazzi di approcciarsi a un evento cardine della Storia contemporanea in maniera induttiva, metodologia irrinunciabile in età preadolescenziale, partendo da ciò che è più vicino per collegarsi alla storia italiana, europea e mondiale, in un’ottica “glocal”, come raccomandato dalle più recenti ricerche pedagogiche e dalle stesse Indicazioni Nazionali. L’esito positivo dell’attività è stato favorito non soltanto dall’interesse acceso dai relatori, ma anche dall’opportunità di costruire saperi in piccoli gruppi di lavoro cooperativo fra pari, di agire “come dei veri storici” in una sede specializzata (un vero e proprio centro di studio e documentazione!). L’opportunità di studiare autentici documenti di storia popolare permette quindi di andare oltre le semplificazioni del libro di testo, per approdare alla ricchezza di una fonte inedita, capace di  trasmettere, nonostante la mediazione didattica, la complessità di lavoro dello storico (applicando didatticamente il paradigma della semplessità) e, contemporaneamente, di suggerire una prospettiva sui fatti diversa, non filtrata e, forse per questo, più umana. Il ritorno nell’aula scolastica fornirà il pretesto per “ristrutturare” il quadro storico abbozzato e per inquadrarlo entro la cornice generale già tracciata nelle lezioni curricolari. Il tutto a conferma del fatto che un ambiente di apprendimento può essere più efficace e motivante se rende gli alunni protagonisti nella costruzione della propria conoscenza e se presenta confini ampi, in grado di includere gli enti e le istituzioni del territorio e le varie risorse umane che lo animano.

2015-02-11 11.42.05                  2015-02-11 11.02.222015-02-11 10.38.13

I commenti sono chiusi.